Dal medesimo territorio, in età romana e preromana veniva prodotto un vino dal nome Retico. Era prerogativa della coltivazione di due popoli locali, i Reti (la propaggine più a sud) e gli Arusnati. Il vino veniva servito alla corte dell'imperatore e fu celebrato da più scrittori: Plinio, Virgilio, Marziale e Svetonio
La composizione
Il Valpolicella è un vino che nasce da una miscela di uve di vitigni diversi, la più importante è la Corvina veronese presente in misura dal 40 al 70%, in dialetto locale è chiamata anche Cruina o semplicemente Corvina. Essenziali sono anche le uve Rondinella, dal 20 al 40%, e Molinara, dal 5 al 25% Non essenziali alla miscela per avere la denominazione, ma possono essere presenti fino ad un massimo complessivo del 15% sono le uve provenienti da vitigni della zona come: Rossignola, Trentina, Negrara, Barbera e Sangiovese. Possono essere presenti per un massimo del 5% gli altri vitigni autorizzati in provincia di Verona.
Le caratteristiche e le varietà
Il colore è rosso rubino carico, il profumo vinoso, gradevole, caratteristico, che ricorda talvolta le mandorle amare, il sapore asciutto o vellutato, di corpo, amarognolo, sapido armonico.
Le uve destinate alla vinificazione devono avere una gradazione minima alcolica naturale di 10°, con una tolleranza di mezzo grado.